Stanziati fondi per 200 milioni di euro. Per fare domanda gli esercizi commerciali devono avere sede legale in Italia
Nuovi contributi a fondo perduto sono previsti dal decreto Sostegni-ter per aiutare alcuni settori tra i più danneggiati dalla pandemia. I fondi complessivamente stanziati dal governo per il 2022 ammontano a 200 milioni di euro.
L’importo del contributo sarà parametrato al fatturato dell’impresa che – per ottenere i ristori – non deve aver superato i due milioni di euro nel 2019 e nel 2021 deve aver subito un calo del 30% sui ricavi dello stesso anno a causa del Covid.
Per fare domanda è necessario che gli esercizi commerciali abbiano sede legale e operativa in Italia e non siano in fase di liquidazione o sottoposti a procedure concorsuali dalla finalità simile. Non devono inoltre essere già stati in stato di difficoltà economica al 31 dicembre 2019 e non devono essere destinatari di sanzione interdittive. Devono inoltre essere costituiti, iscritti e attivi nel Registro delle Imprese per le attività di cui ai codici ATECO (riportati in Gazzetta Ufficiale).
Nel limite massimo di spesa previsto dal Governo, gli importi per ciascuna impresa saranno calcolati “applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021” e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019.
Sulla base di tale calcolo, la percentuale sarà del 60% per i soggetti con ricavi relativi al 2019 non superiori a 400mila euro, del 50% per i ricavi tra i 400mila euro e un milione di euro, del 40% per quelli fino a due milioni di euro.
Per ottenere il contributo, le imprese interessate dovranno presentare, in via telematica, istanza al Ministero dello Sviluppo Economico, indicando la sussistenza dei requisiti previsti per usufruire dei fondi.
di: Francesca LASI
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