Attenzione ai dati del mercato del lavoro Usa
Partenza in rialzo per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Nei primi minuti di contrattazione il Dax di Francoforte sale dello 0,19% mentre il Ftse 100 avanza dello 0,26% e il Cac40 di Parigi, tra i migliori d’Europa, segna un +0,67%.
Piazza Affari non crede nel rimbalzo e mostra un ribasso dello 0,24% a 26.998,44 punti. Anche oggi tra i titoli del paniere principale spiccano le performance dei finanziari con FinecoBank (+1,8%) in vetta al listino, bene anche Banco Bpm (+1,37%), mentre Intesa Sanpaolo (-0,75%) scivola invece in negativo, dopo un avvio positivo di giornata, nel giorno della pubblicazione dei conti e del nuovo piano (guarda qui). Nelle retrovie del Ftse Mib giù Poste Italiane che cede circa il 3,4%, ma anche Saipem che lascia sul terreno oltre il 2%. Male anche la galassia della famiglia Agnelli con Stellantis che perde circa il 2,2% e Cnh che segna -1,84%.
Oggi i future di Wall Street sono in deciso rialzo: Dow Jones +0,62%, S&P +1,25% e Nasdaq +2,18%. Gli indici recuperano dopo il rosso di ieri (Dow Jones -1,45%, S&P -2,44% e Nasdaq -3,74%). Bene anche l’Asia con il Nikkei a +0,73% e l’Hang Seng, che ha riaperto dopo le festività del Capodanno cinese, in rialzo del 3,3%, mentre resta chiuso anche oggi il listino di Shanghai.
Nel valutario l’euro-dollaro è in ripresa a 1,145, +0,14%, per via delle maggiori attese di un rialzo dei tassi anche nella zona euro. Il dollaro-yen è a 114,93, -0,01%, e il cross tra sterlina e dollaro tratta a 1,359, -0,06%. Tra le commodities il petrolio eè ben intonato: il Wti sale dello 0,43% oltre quota 90 dollari al barile (90,66 dollari) dopo che una tempesta artica è arrivata in Texas e ha interrotto parte della produzione di petrolio, e il Brent fa +0,38% a 91,38 dollari al barile. L’oro recupera lo 0,41% a 1.806 dollari l’oncia in attesa delle statistiche sul mercato del lavoro americano del pomeriggio.
Sul fronte macro il focus è sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Nel pomeriggio verranno diffusi il tasso di disoccupazione, la variazione degli occupati non agricoli (le cosiddette non-farm payrolls) e l’andamento dei salari relativi al mese di gennaio. L’agenda macro di oggi prevede anche le vendite al dettaglio nell’Eurozona, in uscita nel coso della mattinata.
di: Maria Lucia PANUCCI
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