In Campania l’obbligo della mascherina all’aperto rimane con multe che vanno da 400 a 1000 euro. Per la certificazione verde potrebbero esserci cambiamenti già prima del 31 marzo, data fine dello stato di emergenza. Vediamo i prossimi passi
L’Italia prova a ripartire e a tornare alla normalità. Da oggi inizia il progressivo allentamento delle restrizioni. Gli italiani dicono addio alle mascherine all’aperto, una misura che era stata decisa con il decreto del 13 ottobre del 2020, dunque 16 mesi fa, quando a palazzo Chigi c’era ancora Giuseppe Conte.
Su questo la Campania va controcorrente: qui l’utilizzo resta obbligatorio fino al 28 febbraio. A stabilirlo è un’ordinanza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. E per i trasgressori arriva anche una multa salata: da 400 a 1.000 euro.
Oggi riaprono anche le discoteche, ma con delle regole ben precise (guarda qui).
Ma il giro di boa decisivo sarà il 31 marzo quando scadrà lo stato di emergenza con un conseguente allentamento di tutte le altre restrizioni, compreso l’uso delle mascherine al chiuso e il green pass.
Per il pass il termine ultimo dovrebbe essere il 15 giugno, quando scadrà l’obbligo della vaccinazione per gli over 50, ma non è escluso possa avere anche un’accelerazione, con alcuni divieti che potrebbero cadere anche prima del 31 marzo.
Prima del 31 marzo è possibile che venga eliminato l’obbligo del pass rafforzato per tutte quelle attività in cui è previsto all’aperto, dai ristoranti agli stadi, e per quelle in cui serve il “base”, negozi, servizi alla persona, banche, uffici postali e uffici pubblici. Il secondo step, in concomitanza con la fine dello stato d’emergenza, potrebbe invece riguardare i locali al chiuso come cinema, teatri, musei, ristoranti e mezzi di trasporto locali. Dovrebbe invece rimanere su quelli a lunga percorrenza, per arrivare poi, a giugno, a eliminarlo nei luoghi di lavoro. Questa road map è però tutt’altro che certa e all’interno del Governo la discussione è ancora aperta.
Dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. E sempre a marzo, dall’1, hanno già annunciato Speranza e il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, le capienze di stadi e palazzetti saliranno rispettivamente al 75% e al 60% con l’obiettivo di riaprirli completamente. L’obiettivo è di tornare al 100% prima della fine della stagione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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