Hanno riaperto il 30-40% dei locali del territorio, tra felicità e qualche malcontento
Hanno riaperto ieri sera in tutta Italia le discoteche, dopo quasi due anni di chiusura: un traguardo che sembra segnare ideologicamente la curva discendente della pandemia (leggi qui).
Al momento hanno riaperto le porte il 30-40% dei locali del territorio ma lo stato d’animo non è dei migliori: «c’è voglia di tornare a divertirsi, ma il prezzo della vita sale e quello del divertimento sarà un capitolo di spesa sacrificabile – ha spiegato il presidente del sindacato italiano locali da ballo dell’Emilia Romagna, Gianni Indino – non va certo meglio alle nostre aziende che stanno ricevendo fatture inimmaginabili: è un’utopia pensare che un locale con capienza al 50% possa reggere a lungo».
A parte le polemiche, comunque, dallo scorso venerdì sera giovani e meno giovani si sono messi in fila fuori dai locali, hanno mostrato il green pass rafforzato e sono tornati a ballare dopo due anni senza mascherina.
La situazione diventa complessa in quei locali piccoli dove si può stare in pista senza mascherina ma poi bisogna indossarla di nuovo al tavolo; inoltre i gestori fanno notare quanto sia complesso distinguere congiunti da non congiunti: i primi possono ballare vicini gli altri devono stare a due metri di distanza.
di: Micaela FERRARO
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