C’è un potenziale di crescita di 82 miliardi. Di Maio: “la qualità è una caratteristica distintiva della produzione italiana”
I prodotti del “bello e ben fatto” rimangono una forza trainante chiave per l’export e l’economia italiana e a dimostrarlo sono i numeri: questi beni valgono 135 miliardi di euro. È quanto emerge dall’analisi condotta dal Rapporto Esportare la Dolce Vita, realizzato dal Centro Studi Confindustria, in collaborazione con Unicredit e con il contributo di Sace, Netcomm e Fondazione Manlio Masi – Osservatorio nazionale per l’Area Affari Internazionali e gli scambi.
Secondo il rapporto c’è un margine potenziale di incremento delle esportazioni pari a 82 miliardi di euro.
A fare da volano alle esportazioni nei Paesi avanzati è la forte condivisione di gusti e standard che riflettono una sostanziale affinità dei contesti culturali. Si tratta anche dei principali Paesi con cui l’Italia tesse relazioni economiche, politiche e strategiche, e con cui i legami geoeconomici sono particolarmente stringenti. Quelli più importanti sono Stati Uniti, che sono il mercato con il più alto potenziale in termini assoluti (15,5 miliardi di euro), Germania (5,2 miliardi) e Francia (4,4 miliardi). Tra le economie emergenti i mercati principali sono Cina (3,9 miliardi di euro), Emirati Arabi Uniti (3,2 miliardi) e Russia (1,3).
Soddisfatto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che in un messaggio ha detto: «questo prova che la qualità è una caratteristica distintiva della produzione italiana e una chiave della sua attrattività nei mercati avanzati ed emergenti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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