Da Kiev l’allarme: 60 violazioni del cessate il fuoco in 24 ore. Nuovi colpi di artiglieria nel Donbass. Gli Usa preoccupati
In Ucraina la tregua sembra essere solo di facciata. Questa mattina dal Cremlino è arrivata notizia che domani si terranno esercitazioni militari e lanci di missili strategici sotto la supervisione di Putin e nel frattempo sono ricominciato colpi di artiglieria nel Donbass. Mosca si è detta preoccupata per questi attacchi ad Est, secondo alcuni testimoni sarebbero estesi fino a Luganska.
Questa mattina intanto il leader bielorusso Lukashenko è arrivato a Mosca per incontrare il suo omologo russo.
Dall’altra parte dell’oceano, Joe Biden non sembra credere alla buona fede di Mosca e oggi terrà un incontro virtuale con i leader di Italia, Canada, Francia, Germania, Polonia, Romania, Regno Unito, Unione Europea e Nato.
Questa notte si è svolto un colloquio telefonico tra Biden e il premier italiano Mario Draghi: i due leader hanno riaffermato l’impegno “alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina” e la prontezza a imporre “severi costi economici se la Russia invade“. A preoccupare è il “continuo rafforzamento della presenza militare russa ai confini con l’Ucraina”, pertanto al centro della telefonata ci sono stati gli sforzi diplomatici in risposta alle decisioni di Mosca. Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha accettato di incontrare il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov verso la fine della prossima settimana, “ammesso che non ci sia un’invasione dell’Ucraina“.
Kiev questa mattina ha dichiarato che in 24 ore ci sono state ben 60 violazioni del cessate il fuoco. In giornata si terrà la telefonata tra i ministri della difesa di Russia e Stati Uniti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/ANATOLII STEPANOV