
L’esercito ucraino avrebbe chiesto alle forze russe di ritirarsi. Oggi assemblea di emergenza dell’Onu. Stasera incontro Macron-Scholz-von der Leyen
Inizieranno oggi in Bielorussia i negoziati tra Kiev e Mosca che si spera possano mettere fine al conflitto (leggi qui). La delegazione ucraina che incontrerà la controparte russa è arrivata sui luoghi del colloquio in elicottero.
L’Eliseo ha annunciato che questa sera il presidente francese Emmanuel Macron riceverà il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per parlare di Ucraina e “sovranità europea”. Sarà presente anche Draghi. Oggi Macron ha sentito per telefono anche Putin che si è impegnato a risparmiare i civili.
La richiesta di Zelensky di ammettere “immediatamente” l’Ucraina nell’Unione Europea ha trovato una risposta. Un’adesione immediata “non è in agenda“: lo ha affermato rappresentante per la politica estera Josep Borrell: «dobbiamo dare una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni» ha spiegato, aggiungendo comunque che “l’Ucraina ha una chiara prospettiva europea” ma anche che questo è il momento di “lottare contro un’aggressione“. Borrell ha comunicato comunque che verranno rafforzate le misure contro il regime russo e che la Svizzera si unirà alle sanzioni contro Mosca.
Scelta storica da parte della Svizzera che si allinea “integralmente” alle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia nell’ambito della crisi ucraina, come annunciato dal presidente Ignazio Tassis. Una rivelazione storica che rompe di fatto la tradizionale neutralità del Paese elvetico.
Nel frattempo il Brasile di Bolsonaro ha fatto sapere che resterà neutrale, perché, come dichiarato dal presidente, “vogliamo la pace ma non vogliamo attirare conseguenze qui“. «Aiuteremo secondo le nostre possibilità nella ricerca di una soluzione – ha dichiarato Jair Bolsonaro – ho parlato di recente con il presidente Putin, più di due ore di conversazione, in merito a molte cose. Certo che ha detto qualcosa sull’Ucraina, che però tengo per me senza entrare in dettagli».
La Bielorussia di Lukashenko, invece, sarebbe pronta ad unirsi alle truppe russe. Secondo quanto lasciato intendere dal Kyiv Independent Lukashenko avrebbe già deciso di scendere sul campo di battaglia e il primo aereo da trasporto Ilyushin II-76 potrebbe decollare stamattina, trasportando paracadutisti.
L’Onu intanto ha convocato un’assemblea di emergenza prevista oggi alle 12. L’ultima volta che è stata convocata una sessione speciale di emergenza era il 1982. L’obiettivo sarebbe “costringere i 193 membri delle Nazioni Unite a prendere posizione” sul conflitto e sulla “violazione della Carta Onu” da parte della Russia, oltre a condannare formalmente la guerra in corso.
Dopo qualche ora di tregua le sirene antiaeree sono tornate a suonare su Kiev. Secondo l’esercito ucraino le forze russe avrebbero rallentato la forza dell’offensiva ed è stato chiesto un cessate il fuoco e il ritiro. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe esortato i soldati russi a deporre le armi.
Il ministero della Difesa russo, dal canto suo, ha annunciato che Mosca ha preso il controllo di tutto lo spazio aereo sopra al territorio dell’Ucraina.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/TWITTER
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