“E’ colpa di decenni di errori della politica. In Russia 447 imprese italiane abbandonate”
«Non possiamo più permetterci di produrre in perdita, non ce la facciamo più, inevitabilmente dovremo ricorrere alla cassa integrazione». A lanciare l’allarme è stato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che dall’assembla di Confindustria Salerno ha parlato dello shock materie prime e costi dell’energia esploso con la guerra in Ucraina.
Secondo Bonomi è colpa della politica. «Decenni di errori, senza guardare qual era l’obiettivo del Paese. E questo perché lo ha voluto la politica, ci ha spinto in quella direzione. Il conto lo paghiamo noi, lo paga sempre l’impresa italiana, lo pagano sempre gli imprenditori», ha sottolineato.
Intanto, guardando alla Russia, lì operano “447 imprese italiane, un fatturato di 7,4 miliardi, uno stock di investimento di oltre 11 miliardi, di cui nessuno parla. Imprese abbandonate a se stesse. Nessuno sta pensando a loro“.
Bonomi ribadisce che di fronte allo shock dei prezzi delle materie prime, vanno messe in campo “misure necessarie“. «Bisogna varare un Pnrr aggiuntivo – ha spiegato. – Forse lo dobbiamo sfruttare in maniera diversa, dobbiamo cambiare gli obiettivi. E dobbiamo cambiare anche la scadenza temporale. Perché è impensabile realizzare il Pnrr, anche mantenendone l’impianto attuale, se non abbiamo le materie prime o ci costano di più, se non abbiamo l’energia e quella che arriva costa di più. E’ inutile persistere su obiettivi che oggi non sono più funzionali al paese, bisogna avere il coraggio di cambiare».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Ti potrebbe interessare anche: