
È di nuovo attiva la piattaforma dopo un adeguamento al sistema di controlli incrociati in ossequio alle norme antifrode introdotte
Dopo una serie di aggiustamenti normativi nell’impianto del Superbonus, in particolare con le nuove disposizioni antifrode (qui le parole del ministro Franco), torna la piattaforma di Poste Italiane predisposta all’acquisto dei crediti d’imposta.
Questa possibilità era stata sospesa “per adeguare le procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche, in funzione del susseguirsi di molteplici interventi legislativi in materia“. Vediamo cos’è cambiato nel meccanismo di acquisizione dei crediti d’imposta.
A partire dal 7 marzo, Poste Italiane valuta l’acquisto dei crediti d’imposta, ivi compresi quelli del Superbonus 110% unicamente ai soggetti che si siano fatti carico in maniera diretta dei relativi oneri, vale a dire soltanto se si tratta di prime cessioni.
Nell’ottica del superamento delle cessioni multiple, Poste Italiane non considererà alcun credito d’imposta già oggetto di un precedente trasferimento, comprendendo in questo gruppo anche quelli maturati a seguito di sconto in fattura.
L’azienda dunque “valuterà l’acquisizione unicamente di quei crediti d’imposta in relazione alla cui cessione il cedente si sia avvalso di un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate“.
Questa cessione inoltre può essere richiesta solo da titolari di un conto corrente BancoPosta e, come ha precisato l’azienda, la modalità comunicativa prevista per queste operazioni sarà unicamente telematica.
Poste ha inoltre ristretto la cinghia dei controlli: per l’operazione sono richiesti 6 moduli, inclusi un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile oggetto dei lavori relativi al credito d’imposta e la documentazione sulla capacità reddituale o patrimoniale del richiedente (l’elenco completo dei documenti richiesti è consultabile sul sito di Poste Italiane).
Oltre ad ossequiare i controlli antiriciclaggio già previsti dalla norma, Poste provvederà anche a “verificare la presenza di segnalazioni in Cai (Centrale Allarme Interbancaria) relative all’emissione di assegni senza autorizzazione e/o senza fondi o utilizzo improprio di carte di credito, lo status attivo del conto corrente, una anzianità aziendale non inferiore a 18 mesi (per le persone giuridiche)“.
Per quanto riguarda le tempistiche, il controllo incrociato della documentazione, cui si dovranno sommare le azioni di controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate, provocherà un allungamento dei tempi, che possono arrivare a due mesi e mezzo dall’avanzamento della richiesta alla liquidazione del corrispettivo.
Sono comunque possibili ulteriori allungamenti dei tempi in base ai volumi delle richieste in pendenza.
Oltre ai crediti d’imposta del Superbonus, Poste Italiane consente la cessione anche delle agevolazioni garantite da Ecobonus, Sismabonus ordinario, bonus facciate, recupero del patrimonio edilizio e installazione di colonnine di ricarica elettrica.
di: Marianna MANCINI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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