
Il 40% delle donne lavoratrici ritiene di non ricevere la giusta retribuzione mentre per il 35% delle donne dirigenti il gender gap non verrà colmato prima di 10 anni
Il 30% delle donne lavoratrici tra i 30 e i 50 anni si considera insoddisfatta della propria situazione lavorativa. A rilevarlo è la Survey EY – SWG che analizza la presenza e il ruolo delle donne all’interno delle aziende italiane.
Stando all’analisi, infatti, molte lavoratrici ritengono che la propria posizione professionale non sia in linea con le proprie competenze e aspettative: il 36%, infatti, pensa che le competenze non vengano valorizzate in modo adeguato mentre il 40% ritiene di non ricevere la giusta retribuzione. Anche in ruoli dirigenziali, sottolinea il report, infatti, le donne si trovano a gestire un numero di risorse inferiore rispetto ai colleghi uomini, più prevalenti.
Sempre nell’ambito dei ruoli dirigenziali, inoltre, per il 16% delle dirigenti donne la parità di genere resta irraggiungibile mentre per il 35% non si raggiungerà prima di 10 anni.
Il dato che emerge, inoltre, è che le aziende italiane non si sono ancora dotate di strutture organizzative volte a ridurre le differenze di genere. Nel 68% dei casi, infatti, manca una struttura che si occupi dell’inclusività femminile e solo nel 21% dei casi queste strutture verranno implementate nei prossimi anni. In particolare, a mancare sono strumenti che possano permettere alle donne di conciliare il lavoro e la famiglia. Nel 70% delle aziende, ancora, non è previsto un sistema di monitoraggio per la misurazione del gender gap.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: PIXABAY
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