30% degli investimenti dedicati alle nuove energie entro il 2025, 60% entro il 2030. Buy-back da 1,1 miliardi. Dividendo in crescita
Eni accelera nel percorso di decarbonizzazione. Il piano 2022-2025, presentato oggi alla comunità finanziaria dall’ad Claudio Descalzi, prevede la riduzione delle emissioni scope 1, 2 e 3 del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018.
Nei prossimi 10 anni verrà sviluppato il primo impianto commerciale relativo alla Fusione Magnetica aprendo potenzialmente la strada a una fonte illimitata di energia pulita e sicura. Per finanziare questa crescita Eni aumenterà la quota dei propri investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche ad almeno il 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e fino all’80% al 2040.
Non solo: il gruppo lancerà un programma di acquisto di azioni proprie (buyback) pari a 1,1 miliardi di euro, subordinato all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti che si terrà nel maggio prossimo. In 10 anni queste attività genereranno un Free Cash Flow positivo e raggiungeranno il 75% di contributo al Free Cash Flow gruppo dal 2040.
Eni punta al miglioramento della politica di remunerazione nel 2022, con un dividendo complessivo annuale aumentato a 0,88 euro per azione, in aumento dagli 0,86 euro precedenti. Il dividendo sarà corrisposto in quattro rate trimestrali paritarie a settembre 2022, novembre 2022, marzo 2023 e maggio 2023.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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