In due anni il settore ha cumulato perdite di domanda per oltre 57 miliardi di euro
Il settore della ristorazione continua a navigare in cattive acque, con la pandemia che ha frenato bruscamente molte attività nel nostro Paese. Sono 23.000 le imprese che nel 2021 hanno cessato l’attività, contro le 8.942 che invece l’hanno avviata. Un saldo negativo per quasi 14 mila unità e che conferma per il secondo anno la forte frenata della nascita di nuove imprese e la contestuale accelerazione di quelle in chiusura, che nel biennio 2020/2021 toccano la soglia di 45 mila cessazioni. A dirlo è la fotografia scattata da Fipe-Confcommercio e presentato questa mattina.
In due anni il settore della ristorazione ha cumulato perdite di domanda per oltre 57 miliardi di euro. La perdita più consistente è quella del 2020 con il doppio lockdown di inizio e fine anno che ha generato una contrazione dei consumi pari a 33 miliardi di euro.
Nel 2021, a seguito dell’allentamento delle misure restrittive sul finire del primo semestre, si è registrato un trend di ripartenza della domanda che, tuttavia, è rimasta al di sotto dei livelli pre-Covid di circa 26 punti percentuali quantificabili in più di 23 miliardi di euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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