Il premier presente alla firma del Patto per Napoli ha sottolineato l’esigenza di far diventare il Mezzogiorno il motore del Paese
Una parte del Pnrr e del progetto di rilancio del Paese saranno destinati al Mezzogiorno e, in particolare, alla città di Napoli. Tuttavia, “i finanziamenti pubblici sono una condizione necessaria, non sufficiente, per il rilancio del Sud“. A sottolinearlo è stato il premier Mario Draghi, oggi a Napoli in occasione della firma del Patto per Napoli al Maschio Angioino.
«La nostra sfida è permettere a Napoli di mantenere la centralità che merita. Ed è una sfida che deve unirci tutti: Governo centrale, enti territoriali, società civile. L’obiettivo del piano – ha spiegato il presidente del Consiglio dei ministri – è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio. Dobbiamo ammettere l’esistenza di una “questione meridionale”, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese».
«Questi – ha proseguito – sono al centro della prospettiva di sviluppo che abbiamo per l’Italia ed il Governo vuole metterli in condizione di poter programmare con maggiore serenità la crescita delle loro comunità».
Sul Patto e sui finanziamenti destinati al Mezzogiorno ha poi aggiunto: «il Pnrr richiede a tutti noi un salto di qualità nella gestione della spesa. Il piano va completato entro il 2026. Non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati, come purtroppo è accaduto in passato ad altri, a molti, fondi europei».
Il primo ministro è stato accolto dal sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ CHIGI PALACE PRESS OFFICE/ FILIPPO ATTILI
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