
Il progetto prenderà il via entro il 2023 e prevede 1.900 chilometri di linea dal Bacino Levantino a Otranto
Lungo la rotta dell’approvvigionamento energetico si sta per aprire un nuovo canale: a un decennio dall’autorizzazione del progetto, sta per partire il cantiere dell’EastMed-Poseidon. Il gasdotto sarà lungo oltre 1.900 chilometri e trasporterà il gas dal Bacino Levantino nel Mediterraneo orientale fino a Otranto in Puglia.
Dall’area compresa fra Israele, Egitto e Cipro dovrebbero arrivare 10-12 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, con una capacità potenzialmente raddoppiabile. La portata sarebbe quindi maggiore rispetto a quella del gasdotto Tap, anch’esso diretto in Puglia, a 20 km più a nord del Poseidon, che nel 2021 ha portato in Italia 7,2 miliardi di metri cubi di gas.
Nonostante questo, il carico energetico che si potrebbe far arrivare in Italia attraverso Poseidon potrebbe arginare il problema dell’approvvigionamento nel medio periodo ma non sarebbe certo sufficiente a risolvere il problema della crisi energetica.
Oltre a questo, si pensi anche che i tempi di realizzazione del gasdotto, i cui cantieri di fatto non sono mai stati avviati. Secondo quanto dichiarato da Edison che collabora al progetto ci serviranno almeno tre o quattro anni per completare i lavori.
I rallentamenti che finora hanno scoraggiato l’avvio del cantiere sono di varia natura, ma soprattutto diplomatica, visto che il gasdotto attraversa acque contese con la Turchia e già al centro di tensioni e squilibri nel Mediterraneo.
Nonostante questo, la crisi dell’approvvigionamento innescata dalla guerra ha spinto verso una riapertura del dossier Poseidon. In questo, sta acquisendo un ruolo centrale Israele che si fa promotore di una rete mediterranea di gasdotti interconnessi.
L’ultima deroga all’autorizzazione firmata dal ministro Roberto Cingolani ha fissato l’inizio dei lavori entro ottobre 2023, con il termine delle operazioni due anni dopo. Il progetto, come riportato da Edison sul Messaggero, è “tecnicamente ed economicamente fattibile” e ci si appresta a concludere gli studi di design e sviluppo entro la fine dell’anno, quando sarà stabilito definitivamente anche l’importo dell’investimento.
Parallelamente saranno assegnati anche i contratti per la fase realizzativa, già negoziati, e si procederà con la bonifica dell’area di approdo.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/Trans Adriatic Pipeline AG
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