Nella settimana al 25 marzo i “claims” sono risultati pari a 202.000 unità, in salita di 14 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 188.000, peggio delle attese. A gennaio licenziamenti in aumento
Aumentano più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 25 marzo i “claims” sono risultati pari a 202.000 unità, in salita di 14 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 188.000 (rivisto da 187.000), oltre le attese degli analisti che erano per richieste pari a 197 mila unità. Lo dicono i dati del Dipartimento del Lavoro americano.
La media delle ultime quattro settimane, un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, si è assestata a 208.500 unità, in diminuzione di 3.500 unità rispetto al dato della settimana precedente di 212.000 (rivisto da 211.750).
Infine, nella settimana al 19 marzo, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.307.000, in calo di 35 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (1.342.000). Il consensus indicava una livello maggiore di 1.350.000.
A gennaio si registra un aumento dei licenziamenti negli Stati Uniti. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 21.3876 posti di lavoro. Il dato rivela un aumento del 40,3% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 15.245 licenziamenti, e un decremento del 30,1% rispetto ai 30.606 dello stesso periodo del 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
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