Il margine operativo lordo di Snam è salito del 5,2% a 588 milioni, mentre calano gli investimenti tecnici. Confermata la guidance 2022
325 milioni di euro. A tanto ammonta l’utile netto trimestrale di Snam, cresciuto del 3,8%. I ricavi sono saliti del 14,8% a 808 milioni di euro, grazie alla crescita delle attività regolate e di quelle relative alla transizione energetica, mentre il margine operativo lordo è salito del 5,2% a 588 milioni.
In calo da 231 a 223 milioni gli investimenti tecnici, mentre l’indebitamento finanziario netto si è ridotto da 14,02 a 12,62 miliardi, con un flusso di cassa operatiovo netto di 1,73 miliardi.
«I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche – ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam. – La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder».
Il Gruppo conferma che i flussi dalla Russia “al momento continuano senza interruzioni” e viene confermata la guidance sull’utile netto 2022 di circa 1,1 miliardi di euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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