Gazprom: “il gas russo via Ucraina oggi diminuisce di un terzo”. Piano d’emergenza Ue per export di cereali da Ucraina
La Commissione europea sostiene l’introduzione di un tetto comune al prezzo del gas, ma solo nel caso di “un’interruzione improvvisa su larga scala o totale delle forniture di gas russo“. E’ quanto si legge nella bozza del piano RePowerEu che sarà presentato mercoledi’ 18 maggio, di cui l’ANSA ha preso visione.
Il transito di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina diminuirà oggi di quasi un terzo rispetto a ieri. Lo afferma il gigante russo del gas Gazprom. Oggi dalla stazione di Soudja dovrebbero transitare 50,6 milioni di metri cubi di gas, rispetto ai 72 milioni del giorno precedente, secondo Gazprom, citata dalle agenzie russe. Da due giorni l’Ucraina afferma di non poter far passare il gas attraverso la stazione nei pressi di Sokhranivka, nella regione di Lugansk, a causa della presenza delle forze armate russe, provocando un calo delle forniture mentre Mosca afferma di non poter aumentare i volumi su un altro gasdotto.
Intanto i prezzi del gas naturale europeo sono in aumento a causa delle preoccupazioni per le forniture dalla Russia in transito in Ucraina. Il contratto di riferimento, scambiato a Amsterdam, fa un balzo del 9% a 102,50 euro.
Mobilitazione degli operatori della logistica nell’immediato e, in tempi più lunghi, accesso ai fondi europei per i progetti sui trasporti da e per l’Ucraina. E’ il piano della Commissione europea per stabilire “corridoi di solidarietà” con l’Ucraina, per facilitare le esportazioni di cereali da Kiev verso l’Ue e il resto del mondo. Bruxelles esorta anche le autorità nazionali ad applicare la “massima flessibilità” e “a garantire personale adeguato per accelerare le procedure ai valichi di frontiera“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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