La gran parte dei percettori di Rdc risiede al Sud e nelle Isole. Italia Viva annuncia: “dal 15 giugno al via la raccolta di firme per abolire il sussidio”
Sale il numero dei beneficiari del Reddito e Pensione di Cittadinanza. Ad aprile sono stati 1,19 milioni in totale (quasi 1,09 milioni RdC e 103mila PdC), con 2,65 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 561 euro. Lo rileva l’Inps secondo cui l’importo medio varia sensibilmente in base al numero dei componenti e va da un minimo di 458 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 741 euro per le famiglie con cinque componenti.
Su 1,19 milioni di famiglie che ad aprile hanno ricevuto il Reddito o la Pensione di cittadinanza 522.461 avevano un solo componente (il 43,85%) mentre meno di 90 mila erano composte da almeno cinque persone ( il 7,44%).
La distribuzione per aree geografiche relativa vede 450 mila beneficiari al Nord, 348 mila al Centro e 1,85 milioni nell’area Sud e Isole. Nel corso del primo quadrimestre le revoche hanno riguardato circa quasi 24mila nuclei e le decadenze sono state oltre 158 mila.
Il reddito di cittadinanza potrebbe però presto scomparire. Dal 15 giugno partirà la raccolta di firme per abolire il sussidio statale. E’ quanto scrive sui social il leader di Italia Viva Matteo Renzi, parole confermate poi anche dal presidente Ettore Rosato. «E’ uno strumento sbagliato, va riscritto tutto – ha spiegato. – Siamo al paradosso che spendiamo un sacco di soldi ma ci sono poveri senza aiuto, disoccupati senza proposte di lavoro, aziende senza lavoratori, più lavoro nero. Ci vogliono più soldi per la lotta alla povertà, risorse direttamente alle aziende che assumono, più soldi in busta paga a chi lavora».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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