Secondo Bonomi si è inabissata la necessità di affrontare la ripresa italiana attraverso un grande patto per l’Italia, pubblico e privato, imprese e sindacati
«Si è inabissata la prospettiva su cui avevamo insistito tanto, fin dalla mia nomina: cioè la necessità di affrontare la ripresa italiana attraverso un grande patto per l’Italia, pubblico e privato, imprese e sindacati, tutti insieme». Il presidente di Confindutria Carlo Bonomi lancia un’accusa precisa al sistema dei partiti e a una parte del sindacato. E lo fa in occasione dell’assemblea privata dell’associazione.
Secondo Bonomi i partiti preferiscono rapporti bilaterali con il Presidente del Consiglio, visto che non hanno mai firmato impegni comuni. E allo stesso modo una parte del sindacato ha sempre risposto che avrebbe solo parlato con il Governo e non certo con Confindustria. «A questo effetto della lotta tra partiti e tra identità diverse del sindacato si è aggiunto il crescente ritardo e l’annacquamento progressivo delle riforme strutturali: dalla delega di riforma fiscale al ddl concorrenza, alle misure per la produttività», ha spiegato il presidente degli industriali.
E pensare, ha sottolineato Bonomi, che Draghi sembrava favorevole alla proposta ma poi, in poco tempo si è capito che si sarebbe risolto tutto in un nulla di fatto.
Secondo il leader degli industrali sono stati e sono attualmente quattro le sfide che le imprese italiane devono affronatre: Covid, conflitto, politica e attuazione del PNRR.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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