
Dell’Unto: non sono tenuti in considerazione redditi bassi
Per le misure messe in campo dal Governo per tamponare i rincari e abbassare la pressione fiscale di 0,4 punti sono stati stanziati circa 14 miliardi di euro.
Nella cornice del congresso federale della Cisl, il premier Draghi ha spiegato che il suo Governo ha lavorato per “tutelare i lavoratori di fronte alle molte crisi di questi anni“, tra i sussidi Draghi ha sottolineato l’assegno unico per i figli salutato come “sussidio familiare più semplice, equo, inclusivo, esteso anche agli autonomi, ai disoccupati, agli incapienti” oltre alla riforma dell’Irpef per aiutare le famiglie “più deboli“. Grazie a queste riforme il sistema fiscale è reso “più razionale e progressivo” e la diminuzione della pressione fiscale sarà la “più consistente degli ultimi sei anni“.
Secondo l’Unione Giovani Dottori Commercialisti la riduzione fiscale porterà a un risparmio di 96 euro a chi ha un redito lordo di 24mila euro e il risparmio cresce con il crescere del reddito: sopra ai 32mila il risparmio sarà di 128 euro e sopra i 45mila sarà di 181 euro.
Secondo Massimiliano Dell’Unto, consigliere nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti, la riduzione del 0,4% “non tiene nella giusta ed equa considerazione i redditi bassi“. Secondo Dell’Unto è necessaria una “detassazione e decontribuzione ponderata su specifiche voci retributive” come lavoro straordinario o premi di produttività.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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