
Zelensky: “non vogliamo attaccare Mosca”. Kiev: 689 bambini uccisi o feriti
Secondo quanto riporta l’agenzia Interfax citando il ministero della Difesa russo, le forze nucleari di Mosca stanno svolgendo nelle ultime ore esercitazioni nel nordest della Capitale, nella provincia di Ivanovo. Sono al lavoro circa mille militari che stanno esercitando manovre intensive usando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars.
Il parlamento ucraino ha denunciato che sono 689 i bambini uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione russa. Il sindaco di Severodonetsk ha aggiunto che non è possibile tenere conto delle vittime tra i civili perché la situazione è molto delicata con i continui bombardamenti e attacchi contro la città.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista all’emittente Usa Newsmax Tv dichiarando che Kiev “non ha intenzione di attaccare” Mosca. Zelensky ha aggiunto che l’Ucraina sta perdendo “dai 60 ai 100 soldati ogni giorno” e ha concluso: «la situazione nell’est è molto difficile ma non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori perchè questa è la nostra sovranità».
Il presidente Usa Biden ha dichiarato che gli Usa forniranno all’Ucraina sistemi missilistici “più avanzati” per colpire “obiettivi strategici” ma che questo non significa cercare una “guerra tra Nato e Russia”. «Per quanto non sia d’accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di rovesciarlo – ha detto Biden – non stiamo incoraggiando o consentendo all’Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia».
In serata si è tenuto un colloquio telefonico tra il segretario di Stato americano Blinken e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante il quale si è parlato della “brutale e non provocata guerra russa contro l’Ucraina” ed è stato ribadito “l’impegno a sostenere Kiev e tutti coloro che soffrono per gli effetti della guerra”. Durante il colloquio è stata sottolineata anche l’importanza della cooperazione multilaterale per affrontare “l’insicurezza alimentare globale”.