L’emergenza alimentare è uno dei rischi concreti della guerra in Ucraina
La situazione sul fronte della guerra è sempre più drammatica, al di fuori dei confini ucraini il pericolo percepito maggiormente è l’emergenza alimentare. Secondo l’Ucraina l’esercito russo avrebbe distrutto “fino a 300mila tonnellate” di grano nel porto di Mykolaiv.
Fino a prima della guerra l’Ucraina esportava, mensilmente, fino a 5 milioni di tonnellate di grano, dall’inizio dell’invasione arriva a stento a un milione. Dalla fine di maggio sono stati garantiti i corridoi del grano stabiliti dall’Unione Europea, ma la circolazione del grano su rotaie è problematica, l’alternativa sarebbe passare dal Mar Nero per la via bielorussa, ma l’UE non intende trattare con Aleksander Lukashenko.
Una soluzione sarebbe data dalla Romania, l’Oblast di Odessa confina con la regione del Delta del Danubio e una serie di canali funge da collegamento tra i due Stati e proprio qui si potrebbero iniziare a trasportare i 22 milioni di tonnellate di grano bloccate nei magazzini ucraini in continuo pericolo di saccheggi e bombardamenti.
La prossima settimana sarà la presidente Von der Leyen a occuparsi del dossier sul grano e si recherà da Al Sisi in una delle regioni maggiormente colpite dalla crisi del grano.