
L’Ufficio studi di Mestre ha ribadito anche l’urgenza di una proroga del decreto taglia-accise, i cui effetti sono ormai neutralizzati dagli ulteriori rincari registrati
Contro il caro-benzina che in questi giorni monopolizza le preoccupazioni dei consumatori si scaglia anche la Cgia di Mestre, secondo cui l’unica soluzione praticabile all’impennata dei prezzi registrata consisterebbe nell’introduzione di un tetto temporaneo al prezzo alla pompa, anche per il gas.
L’Ufficio studi di Mestre ha spiegato che il decreto sulle accise che ha tagliato di 25 centesimi al litro il prezzo di benzina e diesel alla pompa è stato ormai abbondantemente “neutralizzato“, dato che gli ulteriori rincari hanno “incorporato” lo sconto.
Secondo il direttore della Cgia Paolo Zabeo la misura andrebbe quindi “nuovamente prorogata e accompagnata dall’introduzione di un price cap su benzina e diesel, almeno fino alla fine della prossima estate“.
«Un provvedimento, quest’ultimo, che deve essere approvato a livello nazionale. – spiega ancora Zabeo – Bruxelles infatti, così come per il gas, non sembra essere particolarmente sensibile all’introduzione di queste misure di mitigazione del caro energia».
Proprio questa mattina il Codacons ha presentato un nuovo esposto all’Authority per la concorrenza e alle Procure contro il caro-benzina, che però non preoccupa solo i consumatori.
Per taxisti, autonoleggiatori con conducente (Ncc), bus operator, agenti di commercio e piccoli trasportatori il carburante incide per il 30% sui costi di gestione totali.
Il parziale rimborso delle accise recuperabile per le imprese di autotrasporto tocca inoltre una minima parte del totale di questi lavoratori: in Italia infatti solo l’8% degli autocarri immatricolati supera il limite di massa complessiva delle 7,5 tonnellate, limite oltre il quale si riceve il parziale rimborso, mentre il restante 92% non gode di alcuna agevolazione.
«Senza alcun aiuto questi operatori economici rischiano il fermo, come è stato costretto a farlo nelle settimane scorse il settore della pesca, sempre a causa del caro gasolio» precisa la Cgia.