
Il tar di Palermo condanna Regione Sicilia a risarcire una biologa che ha aspettato l’assunzione per anni
Il Tar di Palermo ha condannato la Regione Sicilia al risarcimento per una biologa che, dopo aver superato il concorso pubblico, ha dovuto attendere 8 anni prima di essere assunta. Anche per la durata della causa, poco meno di 12 anni, gli avvocati potranno fare ricorso e avere un risarcimento a causa della lunghezza del procedimento.
L’assessorato alla Salute della Regione dovrà risarcire i danni, che il Tar ha quantificato essere il 50% delle retribuzioni mancate, e dovrà provvedere al pagamento delle spese processuali, circa 2mila euro.
La vicenda della biologa, la Dottoressa Di Sclafani, inizia del 1993 quando partecipa a un concorso per collaboratore biologo per 9 posti, bandito dall’Unità sanitaria locale 58 di Palermo (oramai disciolta e trasformata in azienda ospedaliera Civico). Di Sclafani viene giudicata idonea e si classifica al 21esimo posto della graduatoria, con una deliberazione la Usl procedere allo scorrimento della graduatoria assumendo altri 13 collaboratori biologi (tra cui Di Sclafani). A questo punto tutto si complica, con lo scorrimento che viene revocato dall’amministrazione e i posti non vengono assegnati. Il contenzioso legale che ne segue è vinto dai biologi dopo oltre 10 anni e i biologi vengono così assunti avendo perso quasi 8 anni di retribuzioni e subendo “danno ingiusto“.