
In un anno crescite a doppia cifre per Made in Italy e viene adottato un comportamento più consapevole per fare la spesa
Rispetto al 2021 è cresciuta la consapevolezza degli italiani in merito di consumi, lo dimostra lo studio FragilItalia condotto da Area Studi Legacoop e Ipsos.
Ad aumentare maggiormente, secondo quanto rilevato dal campione esaminato, sono i prodotti Made in Italy che segnano +28%, in seconda posizione quelli a kilometro 0 con +18%. Seguono i prodotti “light” e quelli integrali, entrambi aumentati dal 4%. A calare sono invece i prodotti di marca -52%, i prodotti etnici -26%, quelli biodinamici -24% e quelli a base di soia -23%.
Nella classifica dei prodotti più acquistati ai primi posti si trovano di nuovo Made in Italy e a Km 0, al terzo posto i prodotti ecosostenibili a basso impatto ambientale. Diminuisce l’acquisto invece di prodotti biologici ed equosolidali.
«Stiamo attraversando una fase turbolenta e delicatissima: il caro energia e materie prime, il disordine che risale le filiere, il surriscaldamento inflativo hanno impatti diretti allarmanti sugli andamenti dei consumi e sui bilanci familiari – ha spiegato Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – ma mentre attiviamo misure per sostenere il settore e non alimentare rischiosi avvitamenti, dobbiamo anche tutelare ciò che di buono è avvenuto in questi anni. I consumi e le abitudini al consumo in questi anni, e persino durante la pandemia, sono mutati: da un lato, e certamente, il carovita spinge a cambiare le proprie abitudini privilegiando il risparmio; e d’altra parte gli italiani mostrano una sempre maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale, sociale, economica verso cui le scelte dei consumatori sono un driver molto potente. Occorre difendere il potere d’acquisto, ma anche orientarlo nella giusta direzione».