Le immatricolazioni delle auto elettriche pure scendono del 14,64% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 5.975 unità immatricolate. Motus-E: “gli incentivi non funzionano”
Risulta in calo il mercato delle auto elettriche. A giugno le vendite di vetture con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono attestate a 13.014 unità, facendo registrare un -7,83% su base annua. E’ quanto rileva Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.
In particolare le immatricolazioni delle auto elettriche pure scendono del 14,64% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 5.975 unità, mentre quelle delle ibride plug-in diminuiscono dell’1,14% registrando un totale di 7.039 unità immatricolate nel mese. Le BEV conservano la quota di mercato dello scorso anno (4,7%), mentre le auto PHEV vedono la propria quota aumentare leggermente, a 5,5%.
Tra i modelli più diffusi ed amati la Fiat 500E si conferma al primo posto tra le elettriche pure, con 3.576 unità immatricolate. Si piazza al secondo posto la SmartFortwo, con 2.418 unità. La DaciaSpring, con 2.040 veicoli venduti, scende al terzo posto, mentre in quarta posizione c’è la Tesla Model Y, con 1.643 auto immatricolate. Chiude la Top Five la Renault Twingo, con 1.046 unità vendute.
«Gli incentivi non funzionano – denuncia Motus-E. – I modelli disponibili per la fascia di prezzo incentivata, sotto i 35.000 euro, sono meno del 30% di tutti quelli disponibili e già questo dato spiegherebbe le prenotazioni a rilento. A questo va aggiunto che le flotte e tutte le persone giuridiche, che rappresentano una buona fetta del mercato e garantirebbero poi un usato di qualità, non possono beneficiare degli incentivi. È necessario rivedere il sistema».