
Per i sindacati l’incontro con Draghi è stato positivo. Interventi su stipendi e pensioni. Nel dl Aiuti no a bonus ma decontribuzione
E’ durato poco meno di un’ora e mezza il nuovo atteso incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi ed i leader di Cgil Cisl e Uil. Sul tavolo gli interventi a sostegno della situazione di emergenza per famiglie e imprese ed il lavoro precario. A detta dei sindacati l’incontro è stato proficuo perché il Governo ha accolto alcune richieste.
Il segretario della Cisl Luigi Sbarra ha spiegato che Draghi si è impegnato a mantenere l’impegno di mettere in campo 14 miliardi di euro per aiutare famiglie ed imprese. Al centro dunque ci sarebbero una serie di interventi per sostenere gli enti pubblici, il settore sanitario, i comuni e le città metropolitane oltre ad interventi di rivalutazione sulle pensioni. «Abbiamo apprezzato l’incontro con il premier Draghi e il governo che, nonostante la crisi, ha mantenuto impegno assunto” qualche settimana fa con i sindacati – ha detto Sbarra. – Il governo ci ha comunicato la disponibilita di mettere in campo un decreto bis per sostenere il potere d’acquisto, le pensioni e i salari».
Anche per il segretario della Cgil Landini l’incontro con il Governo è stato positivo. Secondo lui l’importante è mettere nelle tasche degli italiani risorse in più per dare respiro in questo momento di grande difficoltà vista l’alta inflazione e la guerra in Ucraina.
Nel nuovo decreto Aiuti non dovrebbe essere replicato il bonus da 200 euro ma ci sarà un intervento di decontribuzione sul lavoro dipendente. Lo ha annunciato il governo nel corso dell’incontro con i sindacati. «Ci hanno detto che si interviene sulla decontribuzione per i lavoratori dipendenti – ha spiegato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil – quindi si aumenta il netto in busta paga».