Eni migliora la remunerazione degli azionisti aumentando il programma 2022 di acquisto di azioni proprie a 2,4 miliardi. Rinviata l’ipo di Plenitude
L’utile netto di Eni nel primo semestre sale a 7,398 miliardi, in crescita dagli 1,103 miliardi dello stesso periodo del 2021, mentre l’utile netto adjusted è di 7,08 miliardi dagli 1,199 miliardi del 2021. Lo fa sapere il gruppo dopo che il cda ha approvato la relazione al 30 giugno.
Nel solo secondo trimestre l’utile netto adjusted è pari a 3,81 miliardi, in miglioramento di 2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre, sostenuto, come spiega una nota, dal robusto utile operativo a cui si aggiunge la positiva performance delle partecipazioni valutate all’equity e la riduzione del tax rate.
«I solidi risultati conseguiti e l’aggiornamento delle nostre previsioni sul mercato di riferimento ci consentono di migliorare la remunerazione degli azionisti aumentando il programma 2022 di acquisto di azioni proprie a 2,4 miliardi – ha detto l’ad Claudio Descalzi. – In un contesto di incertezza e volatilità dei mercati, ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento in Italia ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione” dell’inverno».
Date le condizioni di mercato, l’IPO di Plenitude è stata rimandata ma rimane nei piani di Eni.