Il periodo di congedo retribuito sale da 6 a 9 mesi. Si alza anche l’età del figlio entro cui spetta la retribuzione, da 8 a 12 anni
Novità in arrivo per il congedo parentale, che è stato esteso dall’ultimo dl in materia di conciliazione vita-lavoro. I nuovi aspetti introdotti riguardano tanto le tempistiche del congedo quanto la retribuzione.
Nello specifico, dal 13 agosto il termine entro cui il congedo di entrambi i genitori viene retribuito sale da 6 a 9 mesi.
Sale a 12 anni, rispetto agli 8 precedenti, l’età del figlio entro la quale ai genitori viene riconosciuta un’indennità sostitutiva pari al 30% della retribuzione percepita. L’indennità è percepibile per un periodo massimo di 6 mesi e indipendentemente dal reddito.
Il congedo parentale spetta dunque ad entrambi i genitori per ciascun figlio fino al 12esimo anno (compiuto). L’importante è che i giorni di permesso complessivi di padre e madre non superino i 10 mesi. Il tetto massimo può salire a 11 nel caso in cui il padre usufruisca di almeno tre delle mensilità.
La durata dei permessi garantiti varia in base all’occupazione dei genitori e allo status familiare. Una coppia di lavoratori dipendenti può godere di 6 mesi di permesso (7 nel caso del padre che si astenga per un periodo continuativo o cumulativo di almeno tre mesi). I genitori possono usufruire anche contemporaneamente dei giorni di congedo.
I genitori non dipendenti ma iscritti alla gestione separata dell’Inps potranno godere di tre mesi entro il primo anno di vita del figlio; lo stesso discorso vale anche per le lavoratrici autonome.
Nel caso di genitori soli invece, il singolo può usufruire di tutti gli 11 mesi (è questa un’altra delle novità che saranno introdotte nel decreto legge in vigore dal 13 agosto 2022).
Il congedo parentale è riconosciuto anche in caso di adozione e nella stessa misura prevista per i figli naturali.
Per quanto riguarda la retribuzione, dal 13 agosto i genitori in congedo riceveranno il 30% della retribuzione percepita. Questa stessa percentuale è assicurata anche nel caso in cui ci si congedi per figli di età compresa dai 6 ai 12 anni.
Nei primi tre mesi goduti da ciascun genitore (quindi per un totale di 6 mesi), il congedo è pari al 30% dello stipendio. Dopodiché sono garantiti altri tre mesi indennizzati, che possono essere alternativamente fruiti da entrambi.
In totale sono quindi 9 i mesi indennizzabili, per un massimo di 6 mesi per un solo genitore ma indipendentemente dall’età del figlio.
La domanda va presentata prima dell’inizio del congedo richiesto all’Inps. Sarà però il datore di lavoro ad anticipare l’indennità.È possibile avanzare la propria domanda per il congedo parentale online tramite Spid, Cie o Cns. In alternativa, si può presentare l’istanza tramite call center al numero verde Inps 208 164 o quello a pagamento 06 164 164 da rete mobile. Infine, ci si può rivolgere a patronati e intermediari.