
I commercianti sono stimati in 973mila, seguono gli artigiani (859mila), i professionisti iscritti alle casse (477mila), i professionisti esclusivi (216mila) e i coltivatori diretti (30mila)
L’entrata in vigore del decreto Aiuti bis – il Dl 115/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale -, consente di riconoscere il bonus da 200 euro per gli autonomi. La relazione tecnica che accompagna il provvedimento spiega il problema, anticipato a suo tempo su queste pagine: sono 3 milioni le partite Iva con redditi fino a 35mila euro, al bonus servono 600 milioni di euro, raggiunti grazie al rifinanziamento con 100 milioni del nuovo decreto.
I commercianti sono stimati in 973mila, seguono gli artigiani (859mila), i professionisti iscritti alle casse (477mila), i professionisti esclusivi (216mila) e i coltivatori diretti (30mila). Lo spiega nel dettaglio Il Sole 24 Ore.
La relazione tecnica dettaglia poi in maniera puntuale l’intervento sulle pensioni, articolato in due capitoli. Il primo riguarda tutti gli assegni, senza soglia di valore, e anticipa il conguaglio al 1° novembre: si riconosce uno 0,2% aggiuntivo per la rivalutazione legata al 2021, quando l’inflazione rilevata è stata dell’1,9% anziché dell’1,7% calcolato fin qui. Il costo sul 2022 è di 416 milioni di euro, mentre gli altri 1.031 milioni servono all’anticipo dell’indicizzazione, con un incremento di 2 punti percentuali per gli assegni fino a 34.996 euro che scatta da ottobre.
Tra le novità dell’ultimo testo spunta poi un bonus contro il caro-carburante del trasporto locale e regionale mentre sale a 600 euro (da 258 euro) il limite dei fringe benefit per 3milioni di lavoratori, con l’esenzione dalle tasse anche dei bonus per il pagamento delle utenze domestiche contro il caro-energia (al costo di 86,3 milioni). Una revisione normativa accelera poi l’attuazione dei programmi Pnrr sull’edilizia universitaria.
È assai ampio il ventaglio di interventi finanziato con i 17 miliardi: sul versante lavoro c’è il taglio per sei mesi di 1,2 punti del cuneo contributivo ai lavoratori dipendenti con redditi entro 35mila euro per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima, che costa 1.181,4 milioni di euro per il 2022 e 526,6 milioni di euro per il 2023. Il “bonus 200 euro” viene esteso ad un’ampia platea di lavoratori finora non coperti: 40mila cassintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità.
L’indennità è riconosciuta, in via automatica, per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione di ottobre, previa dichiarazione del lavoratore di non averne già beneficiato. Il bonus è riconosciuto anche a 56mila dottorandi e assegnisti di ricerca, 148mila collaboratori sportivi e, con decorrenza 1° luglio va anche a 50mila pensionati.