
Si tratta di un altro duro colpo a questo settore chiave dell’economia cinese, spiegano gli analisti, già alle prese con un rallentamento delle vendite, un debito record degli sviluppatori e lunghi tempi di consegna
La Cina avvierà indagini su diversi alti dirigenti di società immobiliari pubbliche sospettati di “gravi violazioni della disciplina e della legge”, espressione che spesso fa riferimento ad atti di corruzione.
Si tratta di un altro duro colpo a questo settore chiave dell’economia cinese, già alle prese con un rallentamento delle vendite, un debito record degli sviluppatori e clienti scontenti per i lunghi tempi di consegna.
Le autorità locali preposte alla disciplina nel settore pubblico e il Partito Comunista Cinese (Pcc) hanno annunciato, in distinte dichiarazioni, il collocamento sotto inchiesta di quattro dirigenti di società immobiliari. Sono Zhuang Yuekai, presidente del Consiglio di C&D Real Estate; Shi Zhen, presidente del Consiglio di C&D Urban Services; Liu Hui, vicedirettore generale di Shenzhen Talents Housing Group; Tang Yong, ex presidente del consiglio di amministrazione di China Resources Land.
Tutti e quattro sono sospettati di “gravi violazioni della disciplina e della legge”, affermano i comunicati senza ulteriori dettagli. Una formula spesso utilizzata dalle autorità per designare atti di corruzione o appropriazione indebita, che però in alcuni casi può anche designare una mancanza di rispetto per la linea politica del Pcc.
Le indagini potrebbero “infliggere un ulteriore colpo alla fiducia degli investitori e sollevare preoccupazioni sulla gestione interna di alcune società pubbliche”, ha osservato a Bloomberg l’analista Ting Meng di Anz Bank.
Questi annunci arrivano pochi mesi prima del Congresso del Pcc, organizzato in autunno in una data non ancora precisata. L’evento, che si svolge ogni cinque anni, dovrebbe – salvo sorprese davvero inaspettate – vedere il presidente cinese Xi Jinping ottenere una riconferma alla guida del partito comunista per la terza volta.
Da quando ha assunto la guida del PCC nel 2012, Xi ha condotto una vasta campagna anticorruzione, apprezzata dall’opinione pubblica, che ha già colpito politici, leader di aziende e organizzazioni pubbliche e alti ufficiali dell’esercito.
Le autorità hanno così annunciato a fine luglio il collocamento sotto inchiesta del ministro dell’Industria e delle tecnologie dell’informazione, Xiao Yaqing, sospettato di corruzione. Anche i presunti rivali di Xi Jinping all’interno del Partito sono stati condannati negli ultimi dieci anni. I suoi detrattori accusano quindi questa campagna di avere anche obiettivi politici.
In Cina, quasi tutte le personalità perseguite per corruzione finiscono per essere condannate.
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