
Il bilancio di Coldiretti stima circa 13 milioni di chili di produzione, uno dei dati più bassi del decennio
I cambiamenti climatici mettono sempre più a dura prova i raccolti italiani, con mesi passati tra siccità e nubifragi. In particolar modo la produzione di miele ha avuto una diminuzione del 40%. Le fioriture estive sono state distrutte dal caldo o dalla grandine e le api sono state costrette ad allungare i voli per trovare nutrimento.
Il quadro è quello che emerge dal primo bilancio di Coldiretti sul miele Made in Italy nel 2022, che stima una produzione di miele Made in Italy intorno ai 13 milioni di chili. Una delle stime più basse dell’intero decennio.
Osservando regione per regione, Coldiretti ha evidenziato i cali di: Basilicata (-80%); Marche (60%); Lazio, Sardegna, Umbria, Abruzzo e Valle d’Aosta (50%). Ma si registrano cali in tutto lo Stivale.
Spiega Coldiretti: «una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che hanno costretto gli apicoltori a partire prima verso le aree montane e a portare razioni di soccorso negli alveari già nei primi giorni di agosto. In Puglia le api sono state abbeverate artificialmente per non farle morire, con secchi d’acqua e galleggianti di sughero e polistirolo in modo che si dissetino senza affogare».