La novità della mattina è che l’euro è tornato sopra la parità sul dollaro. In attesa del vertice europeo sul price cap, gas leggermente giù e petrolio leggermente su
Piazza Affari apre in rialzo la seduta odierna sulla scia delle chiusure positive di Wall Street e delle piazze asiatiche. Il Ftse Mib segna un +0,43% mentre l’All Share +0,39%. Segno più anche per le altre piazze europee: il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,66%, il Cac40 a Parigi lo 0,41% e il Dax a Francoforte lo 0,37%.
La chiusura positiva di ieri delle piazze europee e americane fanno pensare che i mercati hanno approvato l’impostazione “falco” della Bce (che ieri ha varato un rialzo dei tassi record da 75 punti base) e del numero uno della Fed Jerome Powell (che ieri ha spiegato che la banca centrale americana continuera’ ad “agire fermamente” contro l’inflazione).
I future americani ed europei, tutti al rialzo, lasciano intravvedere un’altra giornata positiva e anche in Asia tutti i principali indici avanzano. A spingere sulle borse asiatiche sono anche i dati diffusi nella notte che mostrano un rallentamento dell’inflazione cinese.
L’euro torna sopra la parità rispetto al dollaro questa mattina sui mercati valutari. La moneta unica europea è scambiata a 1,0066 dollari con un aumento dello 0,69%. Rispetto allo yen l’euro passa di mano a 143,8500 con un calo dello 0,16%.
Prezzo del gas in lieve calo a 219 euro al megawattora in apertura all’hub di riferimento olandese di Amsterdam. La quotazione al Ttf registra una flessione dello 0,69%.
Invece, il prezzo del petrolio in aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di greggio con consegna a ottobre è scambiato a 83,77 dollari con un aumento dello 0,28%. Il Brent con consegna a novembre passa di mano a 89,51 dollari con una crescita dello 0,40%
Occhi puntati sul vertice Ue straordinario dei ministri dell’Energia di oggi. La Commissione europea ha proposto un tetto massimo al prezzo del gas russo ma non tutti sono d’accordo. Intanto il primo ministro britannico Liz Truss ha presentato il suo piano per un price cap al prezzo dell’energia, proprio nel giorno della morte della Regina.
Grande attenzione per il rapporto Ocse sul lavoro che sarà diffuso in giornata. I mercati attendono con ansia inoltre il dato sull’inflazione Usa che verrà diffuso il 13 settembre e sarà determinante per la decisione Fed nel meeting del 21 settembre.