Le dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica italiano al termine della riunione straordinaria con i colleghi europei sul tetto massimo al prezzo del gas
«15 paesi si sono pronunciati chiaramente a favore di un price cap generalizzato, tre preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo, tre non hanno pregiudiziali ma lo vorrebbero, subordinato a verifiche di sostenibilità con una apertura ragionevole e 5 paesi che sono contrari o neutrali».
Lo ha detto il ministro della Transizione Roberto Cingolani al termine del vertice straordinario dei ministri dell’energia.
«È una maggioranza molto forte, e per questo abbiamo chiesto alla presidenza e verrà messo nel mandato dato alla Commissione di elaborare al più presto uno scenario» ha aggiunto Cingolani.
«Tranne due Paesi che hanno un problema specifico, anche i grandi paesi energivori sono stati molto aperti, vi posso garantire che il clima è stato molto costruttivo», ha segnalato Cingolani, precisando in un secondo momento che i due Paesi in questione sono sul versante orientale dell’Unione. Il ministro della Germania, ha riferito poi, «ha fatto un bellissimo intervento, perché a parte aver analizzato i vari scenari, in particolare sul price cap, ha detto che loro non hanno alcuna pregiudiziale a un price cap aperto a tutti gli operatori», ma che si rendono conto che «per alcuni paesi soprattutto nel sud est europeo potrebbe essere troppo complicato perché casomai, non so che la Russia non stacchi completamente», quindi si è raccomandato di verificare «che questa cosa sia sostenibile».
Tutti i Paesi nel consiglio energia di oggi «hanno detto che non c’è tempo da perdere», ha anche segnalato Cingolani.