
Complici i continui rincari alimentari ed energetici, la doggy bag al ristorante sta diventando una pratica anti-spreco sempre più diffusa
Un fenomeno che viene dall’estero ma che, mai come ora, prende piede anche in Italia, dove sempre più persone chiedono di portare a casa gli avanzi del ristorante. Spinta dal rincaro di quasi tutti i beni alimentari ed energetici, la doggy bag è diventata ormai una scelta di quasi quattro italiani su 10, il 39%.
È questo il verdetto di un’analisi di Coldiretti che testimonia ancora una volta il mutare delle abitudini degli italiani, costretti a far fronte a un’inflazione che continua a corrodere il potere d’acquisto delle famiglie. Basti pensare che in meno di 10 anni il numero di persone che chiede la doggy bag a fine pasto è quasi raddoppiato.
Oltre a chi sta imparando a tornare a casa con la doggy bag, il 17% delle persone chiede di farsi impacchettare gli avanzi di cibo solo raramente. C’è poi un 12% che si vergogna a chiederla, ritenendo sia volgare, da maleducati o segno di povertà. La restante parte è costituita da un 22% che afferma di non lasciare alcun avanzo nel piatto del ristorante, e una percentuale residua di chi non chiede la doggy bag perché non saprebbe cosa farsene.
In Spagna si sta addirittura lavorando ad una legge anti-spreco che prevede multe salatissime per chi non porta a casa con sé il cibo avanzato al ristorante.