L’ultima bozza dei ministri chiede di ridurre le ore di punta in cui avviene il taglio, dal 10 al 7%
Dall’Unione europea arriva un documento con nuove specifiche per i Paesi membri per affrontare l’emergenza energetica. La bozza è l’ultimo frutto di un compromesso raggiunto dai ministri Ue.
Nel documento i governi pongono limiti meno stringenti sulle ore di punta da scegliere per il taglio obbligatorio dei consumi di elettricità e sul calcolo del contributo di solidarietà per le società energetiche.
Allo stesso tempo chiedono di coprire “almeno il 7% delle ore di punta” sull’intero periodo dicembre-marzo rispetto al 10% delle ore mensili previsto dalla Commissione.
Infine, si prevede che gli extra-profitti delle compagnie fossili siano calcolati sulla base degli utili di quattro anni a partire dal 2018, contro il periodo 2019-2021 proposto da Bruxelles.