Il rapporto della Commissione parlamentare invoca in particolare iniziative per gli utenti di età più avanzata
È tempo di tirare le somme per la Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti. L’organo, costituitosi nel dicembre del 2021, ha svolto oltre 30 sedute in circa 7 mesi per tratteggiare un quadro completo sui diritti degli utenti in Italia.
L’impulso principale del lavoro della Commissione, presieduta da Simone Baldelli, è un auspicio che “in questo momento particolarmente critico sul piano socio-economico” tutta la “macchina” della tutela dei diritti dei consumatori “lavori a pieno regime, utilizzando al massimo gli strumenti di coordinamento già previsti affinché i cittadini siano resi sempre più consapevoli di tali diritti e in grado di rivendicarli facilmente“.
Il primo obiettivo fissato dalla Commissione è dunque quello di “consegnare ai consumatori un armamentario sempre più vasto sia di conoscenze, educazione e informazioni, sia di strumenti efficaci per poter far valere e vedersi riconosciuti in tempi ragionevoli i propri diritti“, accostando un “maggior coordinamento fra le autorità indipendenti” e più efficaci campagne di comunicazione e informazione ai consumatori sui loro diritti, “specie per gli utenti di età più avanzata, a partire da call center e numeri verdi, per i cui servizi è ipotizzabile prevedere standard minimi di qualità e tempi certi di risposta“.
Infine, la Commissione invoca “ulteriori iniziative anche di carattere normativo” a tutela dei consumatori, “a partire da quelli del trasporto (aereo, ferroviario e marittimo) e di diversi altri settori“.