
La proposta ritorna sul tavolo, ma Landini frena: “non diamo i numeri”
«Quota 41? Non è il momento di dare i numeri». Così il leader Cgil Maurizio Landini a margine dell’assemblea di Federmeccanica commenta l’apertura della ministra del Lavoro Marina Calderone su una delle possibili opzioni con cui stoppare al momento il ritorno in vigore della legge Fornero. Una dichiarazione che fa presagire come l’incontro con il governo, fissato per le 16 del 9 Novembre, sarà tutt’altro che pacato.
«Dire Quota 41 non vuole dire nulla, uno può dire 42-43 il problema è quale riforma delle pensioni fare perché se poi uno dice quota 41 e poi ci mette di fianco l’età salta fuori che è quota 103, 104, 105. Di cosa stiamo discutendo? La Cgil -ribadisce – ha chiesto di mettere mano a tutta la riforma delle pensioni perché serve una pensione di garanzia per i giovani, e una lotta al precariato e serve riconoscere i danni fatti dalla riforma Fornero alla donna». Landini infine conclude: «vogliamo capire se c’è o meno la disponibilità del governo ad aprire una trattativa complessiva. Non è il momento di dare numeri – ripete – ma serve capire concretamente cosa fare».
Questo commento si aggiunge a quello di Bonomi, a capo di Confindustria, che oggi è tornato a chiedere azioni concrete sul caro energia e sulle pensioni, dove commenta: «Non servono correzioni, ma una manovra strutturale».