
Secondo l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori i costi del il cenone di Capodanno aumenteranno del 9,6%
Cenoni amari quest’anno. Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori i menu per Natale e Capodanno saranno più cari rispetto al 2021: si stima un aumento del 13,2% per la Vigilia e del 9,6% per il 31 dicembre.
Sarà circa il 32,6% degli italiani a prenotare un pranzo fuori casa, mentre la maggior parte trascorrerà il 24 dicembre a casa.
Per quanto riguarda la spesa media per il menu classico della Vigilia di Natale, Federconsumatori stima che il costo finale sarà di 40,42 euro a persona. Per menu classico si intende un pasto composto da insalata di mare, spaghetti, zuppa di pesce, spigola, patate, insalata, frutta e frutta secca, spumante, vino da tavola doc, caffè, un bicchierino di un superalcolico e qualche fetta di panettone. I menu low cost costeranno invece 21,80 euro a persona (+21,7% rispetto al 2021).
Il menu classico del cenone di San Silvestro – vongole, salmone, anguilla, zampone e lenticchie – costerà 49,60 euro a persona (+9,6% rispetto al 2021). La spesa scende del 40% per l’alternativa più economica: 29,88 euro a testa (+6,7% rispetto allo scorso anno). Gli aumenti più importanti riguardano il pesce e la frutta secca.
Secondo Federconsumatori i rincari per i pasti delle feste ammonteranno al 13,6%., 612 milioni in più rispetto al 2021. Tra i prodotti che hanno subìto i maggiori rincari ci sono burro (+41,2%), l’olio di semi (+51,4%), la farina (+23,6%), le uova (+21,7%), il riso (+35,4%), la pasta (+23,6%) il pane (+16%)
Sempre più cara la carne, che costerà in media il 10,5% in più, con picchi del 18% per il pollo. Nel caso di unn pranzo a base di pesce la spesa sale in media del 10%, con aumenti dell’8,3% per il pesce fresco, +14,8% il pesce surgelato, +9,2% i molluschi freschi.
Carissimo il latte: quello conservato sale del 32,5%, mentre il fresco aumenta del 20,1%. I formaggi freschi aumentato del 26,2%, la verdura del 15,2%, frutta secca e noci del 6%
Meno dolce anche lo zucchero: si stima un rincaro del 49,6%. In aumento anche il prezzo degli alcolici: il vino aumenterà del 6%, i liquori del 5,5% e lo spumante del 7,3%.
Secondo il Codacons la città italiana che subirà più rincari per pranzi e cenoni è Cosenza, dove è previsto un aumento del 17,4% rispetto allo scorso anno, mentre gli alcoli costeranno più cari a Grosseto e Livorno Grosseto e Livorno (+10,2%).