
L’obiettivo dei vertici Ue, spiegano fonti all’Ansa, è arrivare al più largo consenso possibile sul tetto al prezzo del gas
Nessun voto formale sul price cap al gas e quindi sul pacchetto della Commissione sull’energia ma si punta all’intesa politica. Lo spiegano fonti europee sottolineando che, una volta terminata la riunione del Consiglio Affari Energia, sarà necessaria comunque la procedura scritta per formalizzare il pacchetto.
L’obiettivo dei vertici Ue, spiegano le stesse fonti, è arrivare al più largo consenso possibile sul tetto al prezzo del gas. Un voto alla riunione in ogni caso è previsto, sebbene si tratti di un’intesa solo politica.
E, affinché passi l’accordo, è necessaria la maggioranza qualificata. La riunione dei ministri Ue, nel frattempo, è ripresa partendo proprio dal punto del price cap.
Secondo quanto si apprende, il prezzo di attivazione del meccanismo di correzione del mercato del gas, su cui il Consiglio Ue ha trovato l’accordo, è fissato a 180 euro al megawattora per tre giorni lavorativi, con avvio il 1° febbraio ed entrata in vigore il 15 febbraio. Lo spread tra il prezzo del Ttf e quello globale è rimasto di 35 euro per 3 giorni.
La decisione è stata presa con voto a maggioranza qualificata, con l’astensione di Olanda e Austria e il voto contrario dell’Ungheria