L’amministrazione federale dell’aviazione ha confermato quando anticipato ieri anche da Biden: “Non si è trattato di un attacco hacker”
Il tilt informatico che ieri mattina, mercoledì, ha gettato nel caos il traffico aereo degli Stati Uniti è stato provocato da un database danneggiato.
Lo ha riferito l’Amministrazione federale per l’aviazione (Faa), che a causa del guasto ha bloccato per ore tutti i decolli sul territorio statunitense.
“Il nostro lavoro preliminare ha ricondotto il guasto a un file database danneggiato. Non c’è alcuna prova di un attacco informatico”, ha riferito l‘Faa tramite una nota, confermando così quanto già anticipato dal segretario dei Trasporti, Pete Buttigieg.
“Stiamo lavorando diligentemente per isolare ulteriormente la causa del problema e per assumere le misure necessarie a evitare il ripetersi di quanto accaduto”, aggiunge la nota dell’agenzia.
Secondo quanto si apprende, la situazione sta tornando alla normalità.