Secondo le testimonianze di alcuni dipendenti, la politica delle Risorse umane si era fatta particolarmente severa, negli ultimi mesi
Alcuni dei 12.000 licenziati venerdì dal ceo di Alphabet Sundar Pichai includevano sia lavoratori di alto livello che lavoratori a sette cifre. Lo riporta Business Insider, citando The Information.
I manager di Google, che hanno parlato a condizione di mantenere l’anonimato, hanno detto che alcuni di coloro che hanno perso il lavoro erano quelli con punteggi elevati nelle revisioni delle prestazioni o in posizioni manageriali tra i 500mila e il milione all’anno. Lo stipendio medio per un manager del gigante tecnologico negli Stati Uniti è di circa 165mila dollari, secondo il sito di recruiting Indeed.
Nel gennaio 2022, Insider ha riferito che quattro dirigenti hanno ottenuto un aumento di stipendio a un milione più opzioni sulle azioni, dopo essersi lamentati della retribuzione e dell’inflazione. “Avevamo assunto in una realtà economica diversa da quella che affrontiamo oggi”, ha detto venerdì Pichai in un’e-mail a tutti i dipendenti, assumendosi “la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato qui”.
Una fonte interna, il cui impiego presso Google è stato verificato, ha affermato che la società il mese scorso ha introdotto una nuova politica di “check-in di supporto” che hanno descritto come un “eufemismo dal suono compassionevole per un segno di allerta di prestazione nel tuo rendimento personale”.
La fonte ha detto a Insider che il nuovo sistema di valutazione equivaleva a un “colloquio” tra manager e dipendenti: “È un segno che devi rimetterti a regime o iniziare presto a cercare un altro lavoro”. E ha che qualcuno delle Risorse umane lo aveva descritto come “tough love “, letteralmente “amore duro”. Un dipendente l’ha definito così: “Vuol dire che l’azienda è come una famiglia per noi, e può disciplinarci come genitori”.
Secondo The Information, Google ha incoraggiato ai manager a inserire più dipendenti possibile in categorie a basso rendimento, durante le revisioni delle prestazioni. Il sistema era particolarmente punitivo per le nuove assunzioni, stando alla testimonianza del dipendente che ha parlato con Insider. Alcuni che avevano lavorato in azienda solo per tre mesi avevano già avuto un “check-in di supporto” per non aver soddisfatto le aspettative.
Alphabet non ha risposto alle domande di Insider per confermare le testimonianze.