
“Ritratto di giovane uomo con penna d’oca e foglio di carta” battuto a New York da Sotheby’s, vale oltre 5 milioni
È stato battuto all’asta il 26 gennaio da Sotheby’s a New York l’ opera attribuita al Bronzino “Ritratto di giovane uomo con penna d’oca e foglio di carta”. Il dipinto, uno squisito esempio del tocco pittorico dei maestri del Cinquecento, è stato offerto con base d’asta 3-5 milioni, ma è stato aggiudicato per il doppio, a 10 milioni. Risalente al 1527 circa, è considerata un’opera estremamente rara e di altissimo valore, forse un autoritratto dello stesso artista.
Certo il suo viaggio verso la nuova “casa” è stato tutto meno che tranquillo. Il dipinto ha attraversato la storia europea dall’800, è stato tra i protagonisti “in tela e pittura” delle razzie del regime nazista. Restituito dopo una serie di vicissitiduni dal governo tedesco non come Bronzino ma come Iacopino del Conte agli eredi di Ilse Hesselberger, una donna ebrea che lo possedeva a Monaco di Baviera negli anni Trenta, è stato infatti anche un testimone muto dell’Olocausto: la donna facoltosa di Monaco, essendo di origine ebraica, fu costretta col ricatto a cedere il dipinto per tentare di sfuggire ai campi di sterminio.
L’azione di più aste con cui è stato venduto questo e altri capolavori è iniziata con un risultato “white-glove”, come si definisce in gergo il 100% di venduto. Tra i compagni di viaggio del Giovane anche una “Salomè con la testa di san Giovanni Battista sul piatto” di Pieter Paul Rubens (1609) e una “Santa Maria Maddalena penitente” di Orazio Gentileschi, padre della celeberrima Artemisia.