Le vendite hanno beneficiato dell’arrivo di Alexion, società di biotecnologia americana la cui acquisizione per 39 miliardi di dollari era stata finalizzata nel luglio 2021
Il colosso farmaceutico britannico Astrazeneca ha registrato utili e vendite nettamente superiori grazie all’integrazione di Alexion, nonostante la perdita di slancio nelle entrate legate al vaccino contro il Covid. La quota di utile del gruppo è stata di 3,3 miliardi di dollari contro i 112 milioni dell’anno precedente, per un fatturato in crescita del 18,5% a 44,4 miliardi.
Le azioni Astrazeneca sono balzate del 4,33% a 11.218,00 pence. La quota di utile del gruppo e’ stata di 3,3 miliardi di dollari contro i 112 milioni dell’anno precedente, per un fatturato in crescita del 18,5% a 44,4 miliardi. Le vendite hanno beneficiato dell’arrivo di Alexion, società di biotecnologia americana la cui acquisizione per 39 miliardi di dollari era stata finalizzata nel luglio 2021.
D’altra parte, nel quarto trimestre il gruppo ha sofferto di un calo dei ricavi di Vaxzevria, il vaccino anti Covid della società, uno dei primissimi immessi sul mercato al culmine della pandemia.
Gli utili del 2021 avevano subito pesanti oneri di svalutazione e ristrutturazione e l’assorbimento del massiccio prezzo di acquisizione di Alexion ha pesato sui libri contabili per mesi, ma ora l’investimento sta dando i suoi frutti.
“Il 2022 è stato un anno di forte performance per l’azienda. Nel 2023 prevediamo un altro anno di crescita a due cifre a tassi di cambio costanti, esclusi i farmaci contro il Covid”, ha commentato il direttore generale, Pascal Soriot.