
Aumento dei costi su prodotti alimentari e cure veterinarie costringono molti proprietari a dover cambiare abitudini
Purtroppo la crisi economica e l’inflazione, con la perdita del potere d’acquisto, hanno portato molte, spiacevoli conseguenze, alcune anche gravi. In tanti, infatti, sono stati costretti a tagliare voci di spesa estremamente importanti come le visite mediche. O diradarle nel tempo.
Altri, invece, hanno dovuto cambiare le proprie abitudini anche in campo alimentare. Per non parlare di chi, amante degli animali, a causa dell’aumento dei prezzi, è stato costretto ad abbassare gli standard qualitativi del cibo del proprio pet oppure rimandare le visite dal proprio veterinario o anche cercarne un altro meno costoso. Dati pubblicato dal WSJ, inoltre, hanno evidenziato che quasi il 50% degli intervistati (49% per la precisione) ha deciso di lavare in casa il proprio animale domestico per risparmiare i soldi della tolettatura.
Secondo quanto dichiarato da Simeon Gutman, retail analyst di Morgan Stanley, l’inflazione registrata sui principali marchi di cibo per animali sembrerebbe essere anche maggiore di quela vista sui generi alimentari a consumo umano. Un rialzo che l’esperto attribuisce alla scarsità di prodotti evidenziatasi negli ultimi due anni.