La Cina prevede di ridurre la dipendenza della capacità dai combustibili fossili di quasi il 3% a circa il 47,5% entro la fine del 2023, scendendo per la prima volta al di sotto del 50%
La crescita della domanda di energia elettrica in Cina dovrebbe continuare a crescere anche nel 2023 dopo il +3,6% segnato nel 2022, nonostante le restrizioni per la pandemia da Covid-19. Lo afferma un nuovo report di Fitch Ratings sul tema, secondo cui la crescita del consumo di energia è destinata a riprendersi soprattutto nel settore terziario.
Anche la domanda di energia industriale, che ha rappresentato circa i due terzi della domanda totale di energia nel 2022, potrebbe aumentare con la normalizzazione delle attività della catena di approvvigionamento.
Non solo. Secondo Fitch “il mix di combustibili della Cina dovrebbe continuare a diventare più green nel 2023, man mano che gli investimenti nella generazione di energia si espandono ulteriormente, alla luce delle politiche favorevoli per lo sviluppo di grandi basi di produzione di energia pulita e di un recente calo dei prezzi lungo la catena del valore solare“.
Gli investimenti per la generazione di energia elettrica sono saliti a 720,8 miliardi di yuan entro la fine del 2022, segnando +22,8% su base annua, con investimenti in combustibili non fossili che rappresentano l’87,7% del totale. La Cina prevede di ridurre la dipendenza della capacità dai combustibili fossili di quasi il 3% a circa il 47,5% entro la fine del 2023, scendendo per la prima volta al di sotto del 50%.