S&P prevede che l’inflazione core dell’Eurozona non tornerà all’obiettivo prima del 2025
E’ stata rivista al rialzo la crescita del Pil Italia nel 2023. S&P migliora infatti di 0,5 punti percentuali la stima fatta lo scorso gennaio che preannunciava una contrazione marginale dello 0,1%. Allo stesso tempo l’agenzia di rating ha rivisto al ribasso la previsione di crescita per il 2024 a +1% da +1,4% precedente e alzato quella sul 2025 (a +1,4% da +1,2%). Per il 2026 è atteso un +1,4%.
Le previsioni per l’Eurozona sono di una crescita dello 0,3% nel 2023 (+0,3 pp rispetto all’ultima stima), dell’1% nel 2024 (-0,4 pp) e dell’1,7% nel 2025 (+0,2 pp).
S&P prevede poi che l’inflazione core dell’Eurozona non tornerà all’obiettivo prima del 2025. «L’inflazione vischiosa costringerà la BCE ad alzare i tassi più a lungo di quanto previsto in precedenza, probabilmente fino a quando il tasso di deposito non raggiungerà il 3,50% entro questa estate, a meno che le continue turbolenze del mercato minano le attuali prospettive di crescita e inflazione», si legge nel rapporto.
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