Lo scenario Prometeia prevede un rientro dell’inflazione verso il 2% dal prossimo anno. Giorgetti parla di previsioni di crescita prudenti fatte dal Mef
Primo semestre con crescita molto bassa, ma non negativa, per l’economia italiana. E’ quanto stima Prometeia che, nel rapporto di marzo, per l’intero anno prospetta una crescita del +0,7%, mentre nel 2024 è a +0,6%.
A livello europeo gli effetti della persistente alta inflazione, della restrizione monetaria, dell’incertezza prospettica e del rallentamento del ciclo mondiale freneranno la crescita media annua del PIL dell’Eurozona nel 2023, in linea con il livello italiano: +0,7%, pur con una forte eterogeneità tra Paesi. Ad esempio la Germania si prevede una chiusura in negativo a -0,1%.
Non solo. Prometeia prevede un rientro dell’inflazione verso il 2% dal prossimo anno.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parla di previsioni di crescita preudenti fatte dal Mef durante l’evento L’Italia genera il futuro organizzato da L’Economia del Corriere della Sera e in corso a Palazzo Mezzanotte a Milano. «La nostra ambizione è arrivare a cifre importanti, al netto di interventi o situazioni eccezionali – ha spiegato. – Il primo trade off è tra una politica di bilancio, che dovrà tenere conto di quelle regole magari nuove del patto di stabilità e crescita, e la capacità degli imprenditori italiani e dell’economia di superare tutti questi limiti di sistema e fare performance straordinarie, risultato anche dell’incredibile risultato dell’export italiano nel 2022».