
Goldman Sachs vede lo spread a 235 punti nel 2023. Preferire titoli spagnoli a quelli italiani
L’inasprimento del credito imporrà un freno moderato ma non recessivo alla crescita Usa. Lo sostiene Goldman Sachs in una nuova ricerca sul tema, dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre del 2023 da parte di un significativo numero di istituti.
Secondo il report le banche regionali hanno registrato un calo medio dei depositi di circa il 5% nel 2023, sebbene alcune banche con un’ampia quota di depositi corporate abbiano registrato un calo vicino al 10%. La maggior parte ora è meno preoccupata per i futuri deflussi. La stima centrale è che la restrizione del credito ridurrà la crescita del PIL nel 2023 di 0,4 punti percentuali.
Goldman Sachs parla anche dell’Italia e suggerisce di “andare corti” sui Btp italiani, preferendo i titoli di Stato spagnoli, alla luce di un contesto macro “sfidante” e della politica monetaria restrittiva della Bce. Secondo quanto riferisce Bloomberg gli analisti americani si attendono che lo spread tra i Btp e il Bund salga a 235 punti base entro la fine dell’anno, con i primi messi sotto pressione dall’accelerazione del quantitative tightening a giugno e dagli ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce.
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