
La premier ha illustrato ai sindacati i punti salienti del provvedimento che sarà approvato domani
Iniziato puntualmente alle 19 a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e sindacati per l’illustrazione del Dl lavoro che andrà all’esame del consiglio dei ministri domani alle 11.
LEGGI ANCHE Dl Lavoro, cosa prevede la bozza in discussione
Per l’esecutivo sono presenti il premier Giorgia Meloni, i ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Marina Calderone, e i sottosegretari alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Al tavolo ci sono i leader di Cgil, Cisl, Uil e Uig (Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone)
“La priorità del governo è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente al taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 euro e aggiungendo un ulteriore punto – ha detto Meloni -. Nei provvedimenti di domani ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il Primo Maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35.000 euro e al 7% sotto i 25.000 euro, fino alla fine dell’anno”.
”Non è un appuntamento una tantum ma un ulteriore segnale del fatto che il governo ritiene il confronto con le parti sociali molto importante, in un momento particolare in cui abbiamo tante sfide da affrontare per la nostra Nazione. L’incontro di oggi quindi – secondo la premier – non è esaustivo rispetto al nostro dialogo, anche perché l’iter del provvedimento che approveremo domani sarà abbastanza lungo”. Quindi serve ”un dialogo serio, costruttivo, sia sul lavoro sia su tutte le materie che affronteremo“, sottolinea Meloni.
‘Non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi” ha aggiunto la premier, sulle polemiche delle scorse ore.
LEGGI ANCHE Dl Lavoro, sindacati a Palazzo Chigi. Landini: “Cdm il 1° Maggio, atto di arroganza”
“Un incontro tardivo, andremo a sentire cosa ci dice il presidente del Consiglio, abbiamo la sensazione pero’ che il governo viva nel “metaverso” e quindi noi oggi abbiamo portato la vita reale: una ragazza, una precaria, visto che oggi si parla di precarieta’ noi oggi faremo parlare lei, va a Manuela” aveva detto Bombardieri, arrivando.
“Il dato vero – ha proseguito – è che il governo per sei mesi di lavoro non ne ha parlato e ne parla il Primo maggio. E’ chiaro che è una operazione per controbilanciare un Primo maggio del lavoro e di Cgil, Cisl e Uil. Volete scommettere che domani ci sarà la conferenza stampa del Governo in contemporanea ai comizi dei tre segretari generali? E’ semplice da verificare, a noi sembra che l’obiettivo sia questo”.
“Restano totalmente tutte in campo le iniziative e le ragioni che ci hanno portato a indire le giornate di mobilitazione il 6 a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli perché c’è bisogno di un cambiamento vero della politica di questo Governo, a partire da una vera riforma fiscale e da un intervento su salute e sicurezza sul lavoro” ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell”incontro.
(foto ANSA)